Come pulire i mobili della cucina

E’ consigliabile effettuare la pulizia di qualunque parte della cucina con tempestività; lasciare allo sporco il tempo di essiccare può aumentare sensibilmente il rischio di aloni, macchie e danneggiamento delle superfici. Particolare attenzione ai grassi di cottura e alle sostanze molto colorate come caffè, cola, succo pomodoro, vino, aceto.

Rimuovere lo sporco è molto più facile se viene fatto immediatamente dopo l’uso in quanto c’è il rischio che alcuni elementi, una volta essiccati ed ossidati dall’ossigeno atmosferico, in particolare i grassi e gli oli di cottura, diventino duri e molto aderenti alle superfici della Vostra cucina e può venire voglia, per eliminarli, di utilizzare prodotti ed utensili abrasivi; questo, ad esclusione delle superfici dove è espressamente consigliato (ad esempio sui blocchi-top in materiale sintetico), è assolutamente da evitare.

SPORCO DIFFICILE, NOI FACCIAMO COSÌ!
Il nostro laboratorio esegue costantemente delle verifiche di pulizia sui componenti delle cucine con modalità di pulizia che noi definiamo “standard” applicabili alle superfici in laminato, laccato e legno. In situazioni normali si può utilizzare un detergente liquido, neutro, non abrasivo diluito in acqua tiepida, applicato con panno spugna morbido (ad esempio un detergente per stoviglie). Si consiglia sempre di asciugare con un panno morbido e pulito le superfici dopo il risciacquo per evitare la formazione di aloni. Nelle situazioni di superficie particolarmente sporche si consiglia:

Trattamento dello sporco difficile (grasso e/o vecchio):

  1. Applicazione sullo sporco di una quantità sufficiente di detersivo liquido concentrato (ad esempio Vim liquido o Glassex multiuso) mediante un panno umido morbido e non abrasivo (panno spugna); il trattamento con detersivo va esteso poi su tutta la superficie; per lo sporco particolarmente grasso si utilizza, con eccellenti risultati, il detersivo Sgrassatore universale Marsiglia Chanteclair.
  2. Lasciar agire il detersivo (basta 1 minuto), risciacquare con panno spugna e acqua tiepida l’intera superficie, quindi asciugare con panno di cotone morbido e pulito per impedire la formazione di aloni di calcare.
  3. Nel caso che vi sia ancora presenza di tracce di sporco ripetere l’operazione.

 

In genere gli aloni sono dovuti a tracce di sporco che non sono state trattate con una sufficiente quantità di detersivo per cui il grasso non viene asportato nel successivo risciacquo ma viene distribuito sulla superficie trattata, alcuni tipi di aloni possono essere dovuti a sostanze non grasse (come il calcare presente nell’acqua) che non vengono solubilizzate dai prodotti su indicati, in questo caso ottimi risultati si ottengono utilizzando prodotti diversi (come prodotti liquidi neutri per la pulizia delle superfici dei bagni) e con aceto bianco. Non utilizzare mai prodotti in polvere o abrasivi (fatto salvo dove espressamente richiesto), spugnette abrasive, utensili appuntiti (nel caso sia necessario utilizzate spazzole di setola o utensili di legno e plastica); utilizzando utensili o prodotti abrasivi, ad esempio detersivi in polvere o spugnette abrasive, si corre il rischio di opacizzare le superfici, asportare od indebolire la pellicola protettiva oppure togliere parte del disegno presente sulla superficie. Nel caso di superfici molto opache l’utilizzo di prodotti in polvere o abrasivi invece può portare alla lucidatura a chiazze della superficie; attenzione questo può succedere anche sfregando ripetutamente le superfici con panni asciutti, ruvidi o a trama accentuata, in pratica si genera attrito e la superficie tende a lucidarsi. È sconsigliato l’uso di candeggina, ammoniaca e solventi come acetone o alcool (assolutamente da evitare soda caustica e acido muriatico); è buona regola testare eventuali nuovi prodotti su parti non in vista della cucina per valutare il loro effetto.

Fonte: www.snaidero.it

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